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Serie di articoli di approfondimento in formato pdf.

Japanese Army - Operations in la South Pacific Area
   
   




Intro

Nel 1926 Hirohito salì al trono (124° imperatore) adottando il termine Showa (che significa “pace illuminata”) come designazione ufficiale del suo regno, ma quando Tanaka Giichi divenne primo ministro fu ripresa la politica aggressiva verso la Cina, data la necessità di nuovi mercati e nuovi spazi per la popolazione giapponese che si era raddoppiata nell’ultimo anno.
Nel 1931, con l’invasione della Manciuria, il Giappone aveva dimostrato di voler espandere il suo controllo in Asia. Nel maggio 1933, la Cina fu costretta a riconoscere la conquista giapponese e a firmare una tregua.
Nel 1937, con la seconda guerra cino-giapponese, occupa gran parte della costa cinese, commettendo delle atrocità sulla popolazione di Nanchino.

Con lo scoppiò della seconda guerra mondiale il Giappone ebbe l’opportunità di espandersi verso il sud-est asiatico e cosi' quando la Francia viene sconfitta e invasa dalla Germania, le forze giapponesi, il 24 luglio del 1941, invadono e occupano l'Indocina francese.  L’invasione dell’Indocina francese suscitò l’ostilità  degli Stati Uniti che posero il divieto di commerciare col Giappone.

Come dimostrazione gli americani, inviano la flotta navale del Pacifico alla base aereo-navale di Pearl Harbor, sull’isola di O'ahu, Hawaii, allora un territorio degli Stati Uniti.

Il 7 dicembre 1941 il Giappone sferrò senza preavviso : sbarcano nel Sud della Tailandia e nel nord della Malesia e le prime bombe vengono sganciate su Singapore. Poco prima delle 8 di mattina del 7 dicembre del 1941, viene lanciato l’attacco aereo alla base americana.
Come avevano previsto i giapponesi, l’attacco coglie di sorpresa gli americani e causa la morte di 2043 persone, 1730 feriti e la distruzione di 350 aerei e 8 navi da guerra. Solo pochi aerei riusciranno ad alzarsi in volo per contrastare il nemico.

Gli Stati Uniti, così insieme all’URSS dichiarano guerra al Giappone. In questa sanguinosa guerra si combatté molto per mare(con due sconfitte da parte del Giappone).
il 6 agosto ’45 gli USA lanciarono la prima bomba atomica sulla città di Hiroshima e tre giorni dopo sulla città di Nagasaki, ponendo cosi' fine alla guerra.

Il 14 agosto 1945 Hirohito, parlando alla radio, si rivolse per la prima volta alla popolazione e comunicò la resa incondizionata agli Alleati del propio paese. Hirohito collaborò con le forze nemiche di occupazione, trasformando il paese in una nazione democratica.
Tutte le isole del Pacifico appartenenti al Giappone vennero occupate dagli Stati Uniti con un’amministrazione fiduciaria da parte dell’ONU.

Il perche' dello sgancio delle bombe atomiche si seppe nel 1989 per opera dello storico americano Gar Alperovitz che basandosi su un rapporto segreto dei servizi di spionaggio statunitense conservato nel'archivio nazionale Usa ne scrisse un'articolo apparso sul New York Times, mai smentito.
I fatti si sarebbero dunque svolti cosi'. Nel giugno del 1945 il presidente degli Stati Uniti era gia' stato informato che il Giappone era allo stremo, e che la capitolazione sarebbe avvenuta non appena l'Unione Sovietica, nell'occupare la Manciuria. avesse dichiarato guerra all'Imperatore. I documenti ritrovati dimostrano che il Giappone, gia' alla fine di giugno, aveva compiuto i primi passi verso un armistizio.
A meta' luglio, il 17 per l'esattezza, si svolse la Conferenza di Potsdam dalla quale Truman si aspettava sopratutto una cosa: che Stalin confermasse la propria determinazione nel dichiarare guerra a Tokio. Stalin lo fece e Truman annoto' sul proprio diario: "a questo punto il Giappone e' spacciato".
Ill giorno prima, pero', ad Alamogordo, nel Nuovo Messico, era perfetamente riuscito il primo esperimento atomico. La bomba era pronta ed efficiente. Il rapporto sull'esito della prima esplosione giunse a Potsdam attorno al 20 luglio e gli americani si resero conto di avere nella mani uno strumento decisivo per mettere definitivamente a terra il Giappone senza che il merito finale della vittoria se lo prendesse Stalin. Cosi', per pura strategia politica - e non bellica - Truman dispose a freddo la distruzione di Hiroshima e Nagasaki per battere sul tempo la dichiarazione di guerra di Stalin.. Il sacrificio di Hiroshima servi' soltanto ad evitare che la dichiarazione di guerra dell'Urss al Giappone, puntualmente avvenuta l'8 agosto, desse diritto a Stalin di accampare pretese nei confronti della Cina una volta che i vincitori si fossero seduti al tavolo della pace.


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Bibliografia

- [AFV] - [Weapons 54] - Japanese Light tanks

- Fratelli Fabbri Editori - Storia dei mezzi corazzati vol. 3

- E. Albertelli - N. Pignato - Atlante Mondiale Mezzi Corazzati vol. 5


- Osprey - New Vanguard 035 - Armor of the Pacific War

- Concord 7004 - Tank Battles of the Pacific War 1941-1945

- 'Handbook on Japanese Military Forces' U.S. War Department
Louisiana State University Press ISBN: 0807120138 ; Reprint Softcover Edition (September 1995)

- TAKI di A. Takizawa : http://www3.plala.or.jp/takihome




 

Divisioni Corazzate Nipponiche

Il processo di meccanizzazione dell'esercito nipponico fu molto lento, tanto che sino alla fine della II G.M. esistevano ancora molte unita' di cavalleria.

L'opera di ammodernamento inizio' nel 1932 inserendo nella brigata di cavallaria una compagnia corazzata, se cosi' si puo' definire dato che era dotata di autoblinde.

Nel 1932 il Giappone aveva in dotazione c.a 200 carri e all'nizio del '33 era attivi due Reggimenti, uno in Giappone e uno in Manciuria, ciascuno composto da 40 carri.
Nel febbraio del '33 ne costituirono un terzo e trasformarono in brigata il reggimento di stanza in Manciuria. Nel '34 costituirono il 4° Reggimento che ebbe in dotazione una brigata composta anche da mezzi d'artiglieria pesanti.

Quasi tutto il materiale corazzato era di produzione nazionale seppur ispirato ai modelli di carri inglesi dell'epoca (Vickers).

Solo dopo le consistenti perdite che ebbero con i mongoli e i sovietici nello scontro di Kholkhin-Gol pensarono di ri-organizzare i loro carri in maniera piu' consona usandoli non piu' solamente d'appoggio alla fanteria.

Secondo il servizio di intelligence militare americano le Divisioni Corazzate Nipponiche sino alla fine del 1943 si possono suddividere in due tipi : 'quadrate' e 'triangolari'.
La Divisione 'quadrata' è organizzata in 2 Brigate ognuna con 2 Reggimenti.
La Divisione 'triangolare' aveva invece delle unita' sotto il suo comando ed erano organizzate in Gruppi comprendenti 3 reggimenti carri.
Esso era piu' che altro sulla carta in quanto oltre alle Divisioni ci furono anche molte Unita' Non Divisionali cosi' come molti Reggimenti Carri Indipendenti armati con carri medi o leggeri in base al quale ne variava l'organizzazione.

Cosi come per i carri anche le tankette erano organizzate in compagnie chiamate 'veicoli armati' o 'veicoli armati leggeri' in base al modello di tankette utilizzato ma l'organizzazione fu' la stessa. Avevano entrambe un comando su quattro plotoni, ogni compagnia aveva assegnato 17 tankette.

Ai primi del 1944 passarono alla formazione ternaria e costituirono una 4a Divisione.

Qui si puo' vederne l'organizzazione generale


La 1a Divisione Carri soprannominata "Taku" (Development) fu formata nel Dicembre del 1941 in Manciuria e rinominata Divisione nel giugno del 1942. Opero' sempre in Manciuria e solamente sul finire del guerra (marzo '45) fu' trasferita in difesa di Tokio
con 106 Type 98 - 82 Type 1 - 30 Type 3.
Fu comandata da
Lt. General Toshimoto Hoshino  (1 Set 1942 - 15 Giugno 1945)  
Lt. General Nobuo Hosomi    (15 Giugno 1945 - 30 Set 1945) 

La 2a Divisione Carri soprannominata "Geki" (Hit) fu formata nel Dicembre del 1941 in Manciuria e rinominata Divisione il 24 giugno del 1942. Nel 1944 opero' nelle Filippine dove fu' distrutta dagli americani nel marzo del '45.
Fu comandata da

Lt. General Tasuku Okada   (20 Set 1942 - 27 Dic 1943) 
Lt. General Yoshiharu Iwanaka   (27 Dic 1943 - 30 Set 1945) 

La 3a Divisione Carri soprannominata "Taki" (Water Fall) fu formata anch'essa il 24 giugno del 1942 in Mongolia e fini la guerra in Cina.
Fu comandata da

Lt. General Isaku Nishihara   (1 Dic 1942 - 7 Gen 1944) 
Lt. General Hideo Yamaji   (7 Gen 1944 - 30 Set 1945) 

La 4a Divisione Carri soprannominata "Hagane" (Steel) fu formata il 6 Luglio del '44 in Giappone dove opero' sino alla fine la guerra.
Fu comandata da

Lt. General Shiori Nagura   (8 Lug 1944 - 12 Ago 1945) 
Maj. General Prince Haruhito Kanin   (12 Ago 1945 - 16 Ago 1945)
Lt. General Shiori Nagura   (16 Ago 1945 - 30 Set 1945) 

Oltre a queste grandi unita' i giapponesi disponevano di altre unita' a livello reggimentale o inferiore dislocate in Cina e nelle Isole del Pacifico, utilizzate alla spicciolata o aggregate a unita' di fanteria.

Al momento della resa i giapponesi avevano ancora in dotazione due divisioni e sette brigate.


Colorazione e Contrassegni

Fu' durante le operazioni contro la Cina che ebbe inizio la mimetizzazione dei carri, sovrapponendo al colore di base, generalmente un giallo terra scuro chiazze verde scuro.
Solamente nel 1941, in vista dell'invasione delle Filippine e della Malesia, la loro mimetica si evolve. Di base copiarono lo stile "francese" cioe' l'uso delle tre tinte divise da contorni in tonalita' piu' scura generalmente il nero. I tre colori erano il verde scuro, il giallo terra scuro e il marrone.
Le chiazze erano irregolari e variavano senza una schema preciso, diciamo che usavano molto l'estro del momento quasi per renderli molto appetibili ai modellisti del futuro.
Dal 1943 al '45 man mano che la guerra porgeva al termine gradualmente si riducevano pure i colori tanto che erano dipinti con un solo colore (giallo terra scuro o verdi per renderli simili ai cari americani). Spesso la mimetica fu data a spruzzo

I veicoli corazzati della Marina sembra invece abbiano avuto una colorazione grigio verdastra.



Il contrassegno di nazionalita', per i mezzi dell'esercito, era costituito da una stella a cinque punte. Essa poteva essere gialla oppure rossa contornata in bianco posizionata generalmente al centro dello scafo del carro. Per i mezzi della marina nipponica il simbolo era l'ancora o il crisantemo. L'ancora era gialla se i mezzi erano della fanteria della Marina.
Oltre a questi simboli si dipingeva molto spesso anche la bandiera dell'esercito (disco rosso su rettangolo bianco) o la bandiera della marina (sole con raggi su rettangolo bianco).

Il loro posizionamento non aveva una regola tanto e vero che venivano dipinti sia sulla piastra frontale sia su entrambi i lati dello scafo o della torretta.

Inoltre su ogni veicoli era facile vedere su aste delle piccole bandiere svolazzanti con i colori della marina o dell'esercito.

Quasi tutti i mezzi corazzati giapponesi sia a livello reggimentale che come le unita' autonome hanno avuto contrassegni.
I mezzi portavano, generalmente su ambo i lati della torretta e a volte sul muso, ideogrammi dipinti
in bianco.

Reggimenti
Altre Unita'

Ogni veicolo recava posteriormente anche una targa con sfondo nero nella quale in bianco appariva una stella e un numero sovente spaziati tra loro dagli ideogrammi di contrassegno.


Battaglie

Escludento le guerre nippo-cinesi ecco le principali battaglie dove vennero coinvolti mezzi corazzati nipponici. In parentesi le forze contrapposte.

Nomonhan (Sovietici) Marianne : Saipan, Tinian, Guam (Americani)
Malesia (Inglesi) Sarmi (Americani)
Filippine (Americani) Peleliu (Americani)
Burma (Inglesi) Operazione Ichi-Go (Cinesi)
Indie Orientali (Alleati)
Guadalcanal (Americani)
Leyte (Americani)
Tarawa (Americani)
Luzon (Americani)
Makin (Americani)
Iwo Jima (Americani)
Kwajalein (Americani)
Okinawa (Americani)
Eniwetok (Americani)
Biak (Americani)  





Mezzi

La classificazione e la nomenclatura dei veicoli dell'esercito presero il nome ufficiale indicando l'anno di produzione. Naturalmente l'anno e quindi il nome si riferivano alle ultime due cifre dell'anno del regno di un determinato imperatore (per esempio il Tipo 89 (mod/anno 2589 corrispondente al ns 1929). A partire dal loro anno 2600 ns 1940 cercarono di semplificare la classificazione dandogli delle abbreviazioni.
I carri leggeri per loro 'keigata sensha' divennero cosi' KE- con l'aggiunta di una sillaba dell'alfabeto ketakana da qui Ke-Ni, Ke-To, Ke-Ri etc
I carri medi per loro 'chugata sensha' divennero CHI- con l'aggiunta di una sillaba dell'alfabeto ketakana da qui Chi-Ro, Chi-Ha, Chi-He, Chi-To etc

TANKETTE CARRI PESANTI
Type 92 Type 95
Type 94 TK Type 4 CHI-TO
Type 97 TE-KE Type 5 CHI-RI
CARRI LEGGERI
SPG
Type 92 JU-SOKOSHA
HO-NI I, II, III
Type 93
HO-RO
Type 95 HA-GO
HA-TO
Type 98 KE-NI
Type 2 KE-TO  
Type 4 KE-NU  
CARRI MEDI MEZZI ANFIBI
Type 89 CHI-RO A-I-GO
Type 97 CHI-HA e SHINHOTO Type 2 KA-MI
Type 1 CHI-HE Type 3 KA-CHI
Type 2 Type 4 KA-SHA
Type 3 CHI-NU Type 5 TO-KU