Il 26° Rgt corazzato. Mudanjiang, stazionato in Manciuria, venne creato dal Rgt da ricognizione della 1° Divisione corazzata ed il suo comandante, il ten col Takeichi Nishi era un ufficiale di cavalleria. Rinomato cavallerizzo aveva conquistato la medaglia d’ oro ai Giochi Olimpici di Los Angeles del 1932. Era figlio illegittimo di Tokujiro Nishi, esponente di una famiglia aristocratica del Kanto (la regione di Tokyo). Il padre fu un importante funzionario del Ministero degli Esteri nipponico, ricoprendo la carica di ambasciatore presso la corte imperiale cinese durante la rivolta dei Boxer (1899-1901).
Il 26° rgt carri venne incaricato della difesa di Iwo Jima nel 1944.
Durante la traversata verso l’ isola, il 18/07, la nave giapponese "Nisshu Maru" che trasportava il reggimento venne silurata dal sommergibile americano USS Cobia, determinando la perdita di tutti e 28 i carri armati in dotazione e di tre uomini del reparto. Nishi ottenne 22 veicoli di rimpiazzo. Da un esame della conformazione dell’ isola Nishi si rese conto della impossibilità di condurre operazioni manovrate e ordinò, pertanto, che la maggioranza dei veicoli venisse interrata per fungere da postazioni anticarro.
Ad Iwo Jima il 26° rgt venne messo agli ordini del Corpo d’ Armata Ogasawara, composto dalla 109° divisione di fanteria. In un primo momento le unità del 26° rgt vennero disposte su tre posizioni. La 2° compagnia con un plotone di artiglieria nel distretto occidentale.
La 1° compagnia con un plotone di artiglieria nel distretto meridionale. Infine la 3° compagnia ed il Comando nel distretto orientale, vicino alla prima linea. Il 20/02/1945, il giorno dopo lo sbarco americano, la 1° compagnia si scontrò con un rgt Marine appoggiato da una compagnia corazzata. Continuò a combattere sino al 01/03/1945, quando venne totalmente distrutta sulla Collina 382. Il 25/02 la 3° compagnia venne inviata a proteggere il 2° aeroporto, impegnandosi in uno scontro feroce. L’ aeroporto venne occupato dai marines il 27/02.
Il 28/02 i carri della 2° compagnia, che erano stati nascosti nelle caverne, attaccarono all’ improvviso il 21° rgt marines, che venne colto di sorpresa. Tutti i carri nipponici, però, vennero distrutti con l’ impiego di bazooka da 60 mm. I superstiti del 26° rgt si radunarono nel villaggio di Maruman, nel distretto orientale. Continuarono a combattere come fanteria sino al 20/03. E’ ignoto quando e dove cadde il Ten colonnello Nishi. Secondo alcune fonti potrebbe essere perito il 21 o 22 febbraio.
Di fatto le operazioni militari a Iwo Jima si conclusero il 26/03 con la carica banzai dei supertesti nipponici contro le unità americane che presidiavano il 2° aeroporto.
In totale gli americani impiegarono 110.000 soldati nelle operazioni per la conquista dell’ isola. La guarnigione nipponica contava 21.000 uomini. Gli americani contarono oltre 7.000 morti e 20.000 feriti al termine delle operazioni rispetto ai 20.700 caduti e 216 prigionieri nipponici.
Durante la battaglia di Iwo Jima vennero impiegati per la prima volta gli M4A3R3 “Zippo”, 8 Sherman modificati come carri lanciafiamme con l’ adozione del lanciafiamme della US NAVY Mk 1,
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26° Reggimento Corazzato |
Ten.Col. Nishi |
11 Type 97 (alcuni della versione migliorata)
12 Type 95
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Fonti e Bibliografia:
- Osprey - [New Vanguard 035] - Armor of The Pacific War
- AJ-Press - [TankPower 011] - Japanes Armor. Vol 3
- Concord 7004 - [Armor at War] - Tank Battles of the Pacific War 1941-1945 |