Indian National Army


Costituita nel settembre del 1942 con 55.000 prigionieri di guerra indiani catturati principalmente durante lacaduta di Singapore.a Kuala Lumpur
Questi uomini vanno a formare la 1^ Divisione Indiana inizialmente sotto l'ala del politico indiano filo-giapponese Mohan Singh. Il 4 luglio del 1943 due giorni dopo la caduta di Singapore prese potere Chandra Bose e forma un governo provvisorio dell'India indipendente, con capitale a Rangoon.

L'Ózād Hind Fauj (Indian National Army), guidata da Subhash Chandra Bose, si allea al Giappone e dichiara guerra agli alleati.
Chandra Bose chiamato anche Netaji, bengalese d'origine, compiuti gli studi in Inghilterra, nel 1921 rinunciò alla carriera nell'amministrazione coloniale inglese per dedicarsi alla causa dell'indipendenza indiana. Divenuto presidente dell'Indian National Congress (1938), rassegnò le dimissioni l'anno seguente a causa dei contrasti sorti con Mohandas Gandhi, di cui non accettava i principi di non-violenza e anti-industrialismo. Imprigionato dagli inglesi nel 1940 e rilasciato l'anno dopo, fuggì in Germania sperando di trarre vantaggio dalla guerra per liberare l'India dalla dominazione inglese.
Recatosi in Malesia nel 1943, diede vita a un governo collaborazionista con le forze di occupazione giapponesi, e con l'aiuto di queste organizzò il cosiddetto Esercito nazionale indiano, le cui azioni militari contro gli inglesi furono condotte alla frontiera con la Birmania fino a tutto il 1945

La 1^ Divisione era su tre reggimenti
(Gandhi, Nehru and Azad) e molte unita' minori. Lla 1^ Divisione combatte' a Imphal e a Kohima nel '44. Su 7000 uomini solamente 2500 si salvarono.

La Legione SS indiana


Tra le formazioni volontarie straniere inquadrate nelle forze armate tedesche, la Legione Indiana di Subhas Chandra Bose, riveste sicuramente un posto di primo piano, non tanto per la combattività e l'eroismo dei volontari indiani dimostrato in battaglia, ma per la natura stessa dell'unità, per il suo esotismo e la sua originalità: vedere degli asiatici in uniforme tedesca costituì già di per sé un fatto eccezionale. Formata per essere impegnata sul fronte asiatico contro gli inglesi, la Legione finì per svolgere un ruolo prettamente propagandistico, a causa dell'evolversi della situazione militare a sfavore dei tedeschi. Quando fu chiaro che sarebbe stato impossibile trasferirla in blocco nel sud-est asiatico venne trasferita prima in Olanda e poi in Francia per essere impegnata nella costruzione di opere difensive lungo la costa. Hitler in persona non ebbe mai parole di encomio per i volontari indiani neanche quando il Reichsführer Himmler li trasferì nelle sue Waffen SS. Sul finire della guerra il Führer arrivò addirittura ad ordinarne il disarmo per poter equipaggiare altre formazioni tedesche. I volontari indiani si arruolarono con la ferma intenzione di lottare per l'indipendenza del proprio paese, oppresso da centinaia di anni, dalla corona britannica ed accettarono, pur malvolentieri, di restare in Europa per tenere viva la fiamma della rivolta indiana e dell'odio anti-inglese. Soldati di propaganda, ma che furono addestrati egregiamente dai tedeschi e che alla prova del fuoco, durante la ritirata dalla Francia al seguito della 1a Armata tedesca, seppero farsi valere battendosi bene contro i partigiani e le forze alleate. Da ricordare che una compagnia della Legione fu trasferita in Italia per essere impegnata contro le forze alleate ritrovandosi coinvolta suo malgrado anche in azioni contro le forze partigiane.

Per approfondire l'argomento si consiglia la lettura del libro di Massimiliano Afiero "Indische Freiwilligen Legion der Waffen SS La Legione SS indiana di Subhas Chandra Bose" - 112 pagine, formato 17×24, oltre 140 immagini b/n e a colori
2007, Marvia edizioni


Oprazione Imphal (marzo-luglio 1944)

Nel marzo 1944 l’ esercito nipponico assunse l’ offensiva sul teatro birmano. La natura di questa offensiva era sostanzialmente preventiva: occupare la località indiana di Imphal, capitale dello Stato indiano del Manipur, nel Nord Est del subcontinente, una grande base logistica delle forze alleate per bloccare l’ offensiva britannica contro la Birmania in corso di preparazione. Di fatto l’ occupazione dell’ area di Imphal-Kohima avrebbe permesso di controllare anche gli accessi al territorio birmano. Come sottolinea lo storico militare britannico Basil Liddel Hart, nonostante la battaglia di Imphal sia passata alla storia come la “Stalingrado indiana” per la violenza dei combattimenti, gli scopi nipponici erano sostanzialmente limitati e non ambivano certamente ad una “marcia su New Delhi”. Sebbene inizialmente ben condotta, la carenza di rifornimenti e di copertura aerea, insieme alla testardaggine del comandante nipponico Renya  Mutaguchi della 15° armata, determinò la sostanziale sconfitta nipponica. Una parte sostanziale delle perdite nipponiche venne registrata nella ritirata da Imphal a causa della carenza di rifornimenti di cibo. 

La battaglia per il controllo di Imphal, che venne circondata delle forze nipponiche, si trascinò dai primi di aprile al 22 giugno del 1944. Tra gli episodi che evidenziano la ferocia degli scontri viene ricordata la “battaglia del campo da tennis”, presso il locale club coloniale britannico, che passò di mano tra attaccanti nipponici e difensori anglo indiani per sei volte.  Il 14° rgt corazzato nipponico si scontrò con le forze britanniche a sud di Imphal ed in questa battaglia per la prima volta i tanks nipponici si scontrarono con gli M3 Lee in dotazione alle forze britanniche. Nei primi scontri un M3 Stuart catturato dai giapponesi ed in forza al rgt riuscì a distruggere un M3 Lee colpendolo posteriormente da breve distanza con il suo pezzo da 37 mm. Il 14° rgt carri perse la quasi totalità dei suoi mezzi nel corso della battaglia e nella ritirata successiva. In seguito venne ricostituito a Mandalay, Birmania, ma con una dotazione ridotta ad 1/3 rispetto a quella originaria.

Nell’ aprile del 1945, nel corso della offensiva per la riconquista della Birmania da parte britannica, venne completamente annientato nella battaglia di Meiktila.
La ritirata nipponica ebbe inizio il 03/07/1944.

Il costo complessivo fu di 55.000 caduti, di cui 13.500 morti, per le forze nipponiche su circa 84.000 uomini che erano stati impiegati, oltre alla quasi totalità degli equipaggiamenti. Per gli alleati il costo fu di 13.500 tra morti e feriti. Alla battaglia partecipò,dalla parte dei giapponesi, anche una divisione indiana, con circa 9.000 uomini, parte dell’ Esercito Nazionale Indiano creato dal nazionalista bengalese Chandra Bose (leggi articolo a lato)

Unita'

Comandanti

Forze

14th Tank Regiment

 

Lieut. Colonel Ueda

 

66 Tanks: carri leggeri Type 95, carri leggeri migliorati Type 97, tankettes Type 97, 1 cannone semovente Type 1 da 75 mm, alcuni M3 Stuart catturati.


Fonti :
LATIMER JOHN – “Burma, the forgotten war”, Londra 2004
LIDDEL HART BASIL – “La storia della 2° GM”, Mondadori.

 


Carri giapponesi distrutti e osservati dai britannici nei pressi di Kohima