Neanche dieci ore dopo l'attacco a Pearl Harbor i giapponesi lanciarono un attacco a sorpresa sulla Clark Air Base a Pampanga l'8 dicembre del 1941. Il bombardamento aereo fu seguito dallo sbarco di truppe di terra su Luzon. La difesa delle Filippine e le truppe degli Stati Uniti erano sotto il comando del generale Douglas Mac Arthur. Sotto la pressione della superiorità numerica le forze di difesa si ritirarono verso la Penisola di Bataan e l'isola di Corregidor all'ingresso della Baia di Manila.
Gia' il 2 gennaio, cosi', il generale Masaharu Homma occupa Manila e fa sfilare lungo le strade del centro la 14^ Armata giapponese. Dopo neanche 7 giorni i giapponesi attaccano la penisola di Bataan avanzano di 5 km ma vengono sbarrate dal tiro dell'artigliere filippino-americane. Tre notti dopo viene sferrato un altro attacco ben piu' sanguinoso ma respinto ugualmente. Solamente il 21 e il 22 gennaio i giapponesi sfondano e costringono gli insediati a ripiegare per stabilire un ulteriore linea difensiva provocando cosi' un irritante ritardo sulla tabella di marcia dei giapponesi. L'11 marzo Mac Arthur abbandona, su ordine di Roosvelt, l'isola. La guarnigione dei difensori oramai stremata cadra' il 9 aprile. La maggior parte degli 80.000 prigionieri di guerra catturati dai giapponesi a Bataan furono costretti a intraprendere un’infame marcia (Bataan Death March) verso un campo di prigionia 105 km a nord. Si stima che circa 10.000 filippini e 1.200 americani morirono prima di raggiungere la loro destinazione. MacArthur riparato in Australia iniziò a pensare ad un piano per un ritorno nelle Filippine.
Dopo la caduta di Bataan, anche Corregidor ha le ore contate. il 5 maggioi giapponesi sbarcano in forze e l'indomani il generale J. Wainwright, successore di Mac Arthur, trasmette via Radio Manila, sotto pretesa del generale Homma, l'atto di capitolazione di tutte le forze americane delle Filippine.
Le autorità militari giapponesi organizzarono immediatamente un nuovo assetto governativo nelle Filippine insediando una Commissione Esecutiva. Attraverso un Consiglio di Stato organizzarono gli affari civile fino all’ottobre del 1943 quando dichiararono le Filippine una repubblica indipendente. La repubblica voluta dai giapponesi e guidata dal Presidente José P. Laurel però si dimostrò impopolare.
L’occupazione militare giapponese fu osteggiata su larga scala da l’attività sotterranea della guerriglia. L'esercito filippino continuò a combattere i giapponesi con azioni di guerriglia di supporto alle azioni dell’esercito degli Stati Uniti. La loro azione fu talmente efficace che alla fine della guerra il Giappone controllava solamente dodici dei quarantotto province dell’arcipelago. Il principale elemento di resistenza nella zona centrale dell’isola di Luzon fu fornito dall’Hukbalahap (letteralmente "Esercito del Popolo Contro i Giapponesi") che armò circa 30.000 persone ed estese il proprio controllo su gran parte di Luzon.
Come promesso le forze alleate di Mac Arthur sbarcarono su Leyte il 20 ottobre 1944. Altri sbarchi nel paese in seguito conversero verso Manila. I combattimenti continuarono fino al 2 settembre 1945, data della resa formale del Giappone. Le Filippine subirono gravi perdita di vite umane e tremenda distruzioni. Si calcola che circa 1 milione di filippini vennero uccisi.
Il primo scontro di carri avvenne il 22 dicembre a Damortis tra il 4° Rgt con e una pattuglia del 192 Btg. Il 31 dicembre ebbero alcune schermaglie sulla costa di Baliulag. Nell'aprile del 42 a Bataan vennero distrutti 2 carri giapponesi da M3, ma ne persero molti intatti che furono poi usati dai giapponesi in seno al 7° Rgt. Nella breve battaglia di Corregidor si videro per la prima volta in azione 2 carri Type 97 Shinhoto del 7° Rgt.
Nelle Filippine durante l'attacco giapponese per gli americani staziono' il 192° Tank Battalion e il 194° che erano sotto il comando diretto di Mac Arthur. Entrambi i battaglioni avevano 54 carri M3 armati solamente con munizioni anticarro senza munizioni HE.
Una menzione particolare bisogna darla anche alle forze filippine che al 31 Luglio del '41 misero in campo c.a 10.000 uomini
Con la conquista delle Filippine la 2° Divisione sotto il comando di Yoshiharu Iwanaka aveva sotto i suoi ordini queste unita' : la 3a Tank Brigade, la 4a Tank Brigade, il 4° Tank Regiment , il 6° Tank Regiment, il 7° Tank Regiment, il 10° Tank Regiment, l' 11° Tank Regiment, la 1a Independent Tank Company, la 2a Independent Tank Company, la 7a Independent Tank Company , la 8a Independent Tank Company, la 9a Independent Tank Company, la Itoh SNLF Tank Company, la Iwashita Independent Tank Company e la Sumi Independent SPG.
Tutte queste unita' furono frammentate e sparpagliate a piccoli gruppi a protezione nelle varie isole. Quando ad ottobre ci fu' il contrattacco americano, gli Sherman e i bazooka ebbero facilmente la meglio. La 7^ Compagnia carri Indipendente armata armata con dei Type 89 CHI-RO staziono' e combatte' a Leyte, una piccola unita' con 9 carri era a Urdaneta, 45 carri del 7° Rgt erano a San Manuel nel distaccamento di Shigemi dove vennero attaccati e distrutti il 24 gennaio 1945 dal 716° Tank Battalion e dalla 71^ Div. di fanteria americana supportata dagli M7 HMC 'Priest' da 105mm. Il 6° Rgt a Munoz con 52 carri fu circondato tra il primo e il sette febbraio. Il 10° Rgt fu distutto a Lupao il 7-8 febbraio . La 2 Divisione pago' a caro prezzo alle fine delle ostilita' nelle Filippine persero 203 CHI-HA, 19 HA-GO e 15 HO-RO
Riassumendo i reggimenti carri giapponesi che presero parte alla conquista della Malesia furono:
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4th Tank Regiment |
Lieut. Colonel Kumagaya |
38 Type 95
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7th Tank Regiment |
Colonel Sonoda |
34 Type 89
14 Type 95
2 Type 97 |
Per approfondire l'argomento sulla guerra nelle Filippine si consiglia di visitare il seguente sito : http://www.history.army.mil/books/wwii/5-2/5-2_Contents.htm
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