Giacca da ufficiale della G.N.R. Postelegrafonica o Ferroviaria. Si tratta di una giacca della M.V.S.N. con gli attributi modificati (collezione Antonello Venditti)



Giubba da tenente della G.N.R.; notare le fiamme con le "M" saettanti (courtesy Luca Maiorano)


Bell’elmetto della GNR. Da notare il fregio frontale e la verniciatura mimetica a spruzzo a due toni (collezione Andrea Perin)

Berretto a busta con visiera della G.N.R. (modello particolare usato solo dalla G.N.R.
(collezione Francesco Bonsignore)

Basco con fregio da truppa della G.N.R., distintivo per addestramento in Germania (modello da sottufficiale), coppia di fiamme con le "M" saettanti e placca da cinturone.
(collezione Francesco Bonsignore)

Distintivo di grado

GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA

Risulta molto difficile fare una generalizzazione delle uniformi della G.N.R., dato che, nonostante i regolamenti, esse potevano variare da reparto a reparto e addirittura tra le diverse zone geografiche in cui elementi dello stesso reparto erano dislocati. In questa scheda ho perciò cercato di riassumere le caratteristiche delle uniformi, così come descritte appunto nei regolamenti. Ho descritto nel dettaglio le uniformi di soli tre reparti, Gruppo Corazzato "Leonessa", "Tagliamento" e "Mazzarini" (si vedano schede relative).

UNIFORME

L’uniforme invernale prevedeva il cappotto a doppio petto (modello del R.E.), la giubba con bavero ed i pantaloni lunghi alla sciatora o corti con i calzettoni o fasce mollettiere, tutti di colore grigioverde. Le legioni della Milizia Confinaria e Forestale utilizzavano le giacche a vento grigioverdi o bianche già in uso presso gli Alpini. I battaglioni d’assalto, gli allievi ufficiali, sottufficiali e militi ed i paracadutisti portavano invece la giubba tipo paracadutista senza bavero. Tutte queste uniformi avrebbero dovuto essere sostituite da capi identici di colore ruggine. Tale disposizione fu completamente disattesa, ad eccezione di un solo battaglione, che per questo motivo fu poi chiamato "battaglione Ruggine".

In estate (dal 15 giugno al 15 settembre) il regolamento prevedeva che venisse indossata un’uniforme, uguale per tutti, composta da giubba in tela senza bavero, pantaloni lunghi in tela alla sciatora o corti, tutti in colore cachi, eccetto i pantaloncini che potevano essere grigioverdi.

Con entrambe le uniformi era indossata la camicia nera.

Largo uso era fatto di abiti ed accessori mimetici, specie tra gli appartenenti a battaglioni d’assalto o a reparti impegnati nella lotta antipartigiana.

Gli appartenenti alla G.N.R. Stradale indossavano l’uniforme (giubba con bavero, e pantaloni al ginocchio) in panno grigiazzurro, con i gambali di cuoio.

Era stato ideato un apposito cinturone per gli appartenenti alla G.N.R., in cuoio marrone con placca metallica, su cui era incisa la doppia "M" saettante. Questo cinturone imitava i cinturoni dell’esercito tedesco, che peraltro furono molto usati anche dai legionari. Spesso gli ufficiali continuarono a portare il vecchio cinturone con spallaccio. Nella seconda metà del ’44 fu sospesa la distribuzione di questo cinturone, allorquando la G.N.R. dovette dismettere anche le "M" saettanti delle mostrine (circolare del 28/08/1944).


Tutti i legionari disponevano di un pugnale da combattimento in tutto simile a quello in uso già presso la M.V.S.N. (anzi molti ebbero in dotazione proprio quello della Milizia). Il pugnale della Guardia Nazionale Repubblicana recava inciso sull’impugnatura l’acronimo "G.N.R.".

Per quanto riguarda i militi della M.D.T. la situazione era molto confusa: per vestirli ed equipaggiarli si recuperò tutto il recuperabile dai magazzini del disciolto Regio Esercito.

COPRICAPI

Il copricapo comune a tutti i legionari era il berretto a busta, con visiera rigida, di colore grigioverde o cachi, a seconda dell’uniforme indossata. Il soggolo differiva a seconda del grado:

- Ufficiali generali: foglie di quercia in oro lucido su fondo oro opaco;
- Ufficiali superiori: foglie di quercia in rosso su fondo oro;
- Ufficiali inferiori: treccia in seta grigioverde e passanti in oro;
- Sottufficiali: treccia in seta grigioverde e passanti argentati;
- Truppa: tutto in grigioverde.

Con l’uniforme estiva il grigioverde era ovviamente sostituito da panno cachi.

I militi della G.N.R. Confinaria e Forestale continuarono a portare il berretto alpino, mentre i militi della Legione "Tagliamento" indossavano il fez nero. I battaglioni d’assalto, gli allievi delle scuole, i carristi e i paracadutisti portavano il basco nero.

Era previsto l’uso dell’elmetto M33, per i militi motociclisti della G.N.R. Stradale del casco in cuoio da motociclista e per i paracadutisti dell’elmetto M42.

DISTINTIVI

Sul berretto e sul basco era portato un distintivo ricamato, su fondo grigioverde o cachi (nero per il basco), rappresentante un fascio stilizzato, con due "M" disposte lateralmente ed un tondino sottostante, al cui centro avrebbe dovuto essere posto il numero del proprio comando. Questo fregio era in canutiglia dorata per gli ufficiali, argentata per i sottufficiali e in rayon rosso per gli allievi e la truppa. Alcuni reparti ("Leonessa" o "Mazzarini") portavano un distintivo specifico (vedere le schede relative).

Sull’elmetto era previsto uno stemma costituito da fascio, intersecato con la doppia "M" saettante, verniciato in nero; molto spesso però i militi stampigliarono un fregio simile a quello del berretto, talora anche in rosso o in bianco.

Tutti portavano al bavero le fiamme nere a due punte (come la M.V.S.N.), con le "M" saettanti argentate, sostituite dal gladio con alloro il 28/08/1944. Alcuni reparti portavano invece le "M" rosse (Legione "Tagliamento", 29° battaglione CC.NN., battaglione ciclisti "Venezia Giulia", "Leonessa" e Legione "M" "Guardia del Duce"). Con disposizioni del 28/04/1944 e del 12/09/1944, la "M" rossa doveva essere portata sul taschino sinistro della giubba, per lasciare il posto alla mostreggiatura regolamentare (ad eccezione della sola Guardia del Duce): tali disposizioni furono praticamente ignorate (c’è una foto di un legionario, che indossa addirittura le "M" rosse al collo della camicia nera, sulle fiamme nere e sul taschino sinistro della giubba!). Per gli appartenenti alla Guardia del Duce era stato ideato un apposito distintivo ovale nero, con un teschio con tibie incrociate, per il taschino della giubba.

Nella foto in alto a destra : mostrine ricamate in canutiglia su panno grigioverde della Legione "M" Guardia del Duce; hanno la particolarità di avere il fascio di tipo repubblicano (collezione Riccardo Pantanelli); nella foto in basso a destra : "M" saettanti da mostrina in metallo (collezione Massimiliano Casanova)

Gli allievi portavano un galloncino (dorato per gli allievi ufficiali, argentato per i sottufficiali) lungo il bavero della giacca ed il lato inferiore della mostrina; entrambi avevano un distintivo sul braccio sinistro in rayon rosso su panno grigioverde, costituito dalle doppie "M" saettanti, bordate da un rettangolo, sempre rosso.

I legionari provenienti dai Carabinieri avevano, al posto delle fiamme, una versione ridotta degli alamari da carabiniere, caricata dalle "M" saettanti.

Gli appartenenti alla divisione "Etna" avevano un particolare scudetto metallico da braccio (vedasi tavola), mentre gli uomini del battaglione "9 Settembre" portavano un piccolo nastrino nero con bordo tricolore tra il primo e il secondo bottone della giubba, con ricamata in bianco la scritta: "BTG. – 9 SETTEMBRE".

Per le milizie speciali erano previsti dei fregi da berretto specifici, simili a quelli già in uso dalla M.V.S.N.. Le mostrine di queste Legioni erano filettate in colore diverso:

- Postelegrafonica e Ferroviaria: rosso;
- Forestale e Confinaria: verde;
- Portuaria: cremisi;
- Stradale: azzurro.

Gli ufficiali di servizio avevano un rettangolo colorato sulle mostrine:

- Ruolo di Amministrazione: azzurro;
- Ruolo Sanitario: amaranto;
- Ruolo Veterinario: celeste;
- Ruolo Maestri di Banda: bianco.

I distintivi di grado (vedi ultima foto a sinistra) erano portati sulle manopole della giacca e sulle controspalline (sotto forma di stellette) dagli ufficiali, sulle controspalline dagli aiutanti e sulla manica dai graduati. Sulla giubba a vento o sulla camicia nera venivano portati sopra il taschino sinistro (per gli ufficiali le stellette, per gli aiutanti le barrette). Era uso portare il grado anche sul lato sinistro del basco da parte di ufficiali ed aiutanti (per coloro che lo indossavano).

I militi della compagnia "Mazza di ferro" della M.D.T. portavano uno scudetto metallico sulla manica sinistra, nero con bordo argento, che raffigurava nel centro una mazza ferrata medievale, in argento.



Militi della G.N.R. Confinaria (courtesy Giorgio Guerini)