UNIFORME
I Bersaglieri delle forze armate della R.S.I. continuarono per lo più ad indossare l’uniforme del Regio Esercito: giacca con bavero, pantaloni a tre quarti (portati con fasce mollettiere, calzettoni oppure gambali dalla truppa e stivali dagli ufficiali), camicia e cravatta oppure maglione a collo alto, tutti di colore grigioverde. In misura nettamente inferiore furono indossate le uniformi tipo paracadutista e solo in rari casi le giacche di nuovo modello abbottonate fino al colletto (di taglio tedesco). Largo impiego ebbero invece le giubbe a vento, sia quella di cotone impermeabile abbottonata sul davanti, sia quella fatta a camiciotto chiusa con una stringa, nei due colori, grigioverde e cachi.
In misura nettamente inferiore furono indossate le uniformi tipo paracadutista e solo in rari casi le giacche di nuovo modello abbottonate fino al colletto (di taglio tedesco). Largo impiego ebbero invece le giubbe a vento, sia quella di cotone impermeabile abbottonata sul davanti, sia quella fatta a camiciotto chiusa con una stringa, nei due colori, grigioverde e cachi.
Le buffetterie erano le solite in cuoio o in canapa del Regio Esercito.
In alcune foto si vedono Bersaglieri al fronte in inverno che indossano lenzuola bianche a mo’ di poncho e stracci bianchi per coprire l’elmetto. per mimetizzarsi nella neve.
COPRICAPI
La truppa continuò ad indossare il fez amaranto con il pompon blu; talvolta la truppa indossò anche il berretto a busta con visiera, che era invece il copricapo regolamentare per gli ufficiali, di colore grigioverde. Gli ufficiali continuavano a portare anche la bustina vecchio modello.
Tutti indossavano l’emetto M33 grigioverde con il piumetto sul lato destro.
Nel corso di manifestazioni e celebrazioni particolari, i Bersaglieri mantennero l’abitudine di portare il cappello tondo di feltro nero con il piumetto (moretto).
DISTINTIVI
La divisione "Italia" (e tutti i bersaglieri della R.S.I.) adottarono le fiamme a tre punte in panno cremisi, con il gladio repubblicano al posto delle stellette. Potevano essere portate anche sulla giubba a vento. Sulla giacca non erano portati altri distintivi particolari, se non i nastrini delle decorazioni sopra il taschino sinistro, il distintivo da ardito sulla manica sinistra (che durante la R.S.I. veniva distribuito a tutti coloro che partecipavano ad azioni anti-guerriglia) ed eventuali spillette propagandistiche, più o meno ufficiali.
Sull’elmetto era stampigliato in nero il fregio dei Bersaglieri (granata fiammeggiante, cornetta e fucili incrociati); nel tondino della granata avrebbe dovuto trovare posto il numero del reggimento. Talora erano invece riportati i simboli dell’E.N.R. (stampligliati o sotto forma di decalcomanie), cioè l’aquila repubblicana sulla parte frontale e lo scudetto tricolore sul lato sinistro.
Sul berretto gli ufficiali portavano un fregio in canutiglia dorata composto da cornetta, granata fiammeggiante e foglie di quercia.
I soldati portavano i distintivi di grado sulla manica della giacca e sopra il taschino della giubba a vento: gli ufficiali portavano le insegne sulle controspalline, sia della giacca che della giubba a vento.
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