Formata a Mons in Belgio il 14 Settembre del 1942 con elementi della 23 Div. di Fanteria.
Nell'ottobre del 42 fu spostata ad Amiens in Francia per combattere i Russi, invece a fine giugno l'OKH, comunicò alla divisione una nuova destinazione: l'Italia.
Parti da Amiens il 2 agosto.
Posizionata il 16 luglio nella zona tra Napoli, Potenza, Pontecagnano ed Eboli con il LXXVI Panzerkorps del Generalleutnant Herr, la divisione venne quasi subito spostata a Salerno, Sapri, Sibari e Metaponto.
Per pochi giorni le fu aggregato il Pz.Abt. 129 della 29. Panzergrenadier-Division, dotato di 42 StuG III e 3 Panzer III comando.
La 26a Pz.Div. discese la penisola e molte volte furono attaccate da aerei.
La massa della divisione, senza carri armati, fu impiegata nella protezione di Bari e Foggia e nella difesa antisbarco del golfo di Taranto.
Nel meridione insieme alla divisione vi erano impegnati 276 mezzi blindati, 540 motociclette, 460 autovetture e 770 autocarri, 55 semicingolati leggeri, 4 di tipo Maultier e 8 medi/pesanti, 12 cannoni controcarri da 75 mm, 11 semoventi Bison, 12 Wespe, 5 Hummel, 16 pezzi trainati, 3 Bef.Pz. III e 9 Pz.Beob.Wg. (carri osservatorio per l'artiglieria).
Il 17 agosto era terminata la battaglia per la Sicilia.
I
tedeschi riuscirono ad evacuare l'isola grazie al successo dell'audace operazione Lehrgang.
Il 3 settembre avvenne il superamento dello stretto di Messina da parte degli Alleati, che sbarcarono nella parte meridionale della Calabria senza trovare opposizione.
Quattro giorni più tardi si svolse il primo scontro a fuoco con elementi della 26a Pz-Div.
Lasciati Rosarno e Vibo Valentia, i reparti della 26a Div. contrastarono l'8 settembre uno sbarco a Pizzo.
Il 9
dopo, l'abbandono di alcune postazioni da parte dei militari italiani, costrinse la divisione a ripiegare.
Alcune compagnie e batterie della 26. Pz.Div. operarono con la 16a Pz.Div.
I vari gruppi della 26a Div., dopo un ultimo attacco portato a nord del fiume Sele, dal giorno 17 si sganciarono, lasciando alcune compagnie alla Hermann Goring come retroguardia.
La battaglia di Salerno era costata alla divisione 90 morti, 320 feriti e 22 dispersi.
La 26a Panzer-Division, raggiunta dai reparti che avevano operato in Calabria, contribui' a rallentare con la 29. Pz.Gr.Div., l'avanzata dell'8th Army, transitò da Contursi, Nusco, Tufo, Benevento, Telese; il Panzer-Regiment si distribuì tra Anzio, Aprilia e Cisterna come presidio antisbarco.
Si arresero a Bologna nel maggio '45
Ricapitolando i loro teatri operativi in Italia furono:
1943 - Sud Italia: Salerno, Cassino.
1944 - Anzio, Nettuno, Orsogna, Frosinone,
1944 - Lucca, Marino, Rimini, Cesena, Ravenna, Bologna.
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