Il secondo tedesco realizzato per la ditta Soldati, sempre scolpito dallo scultore Pizzichemi, raffigura un SS panzergranadier in atteggiamento di battaglia, mentre impugna l’ MP40 . Anche questo pezzo come il precedente è realizzato in resina gialla,non presenta ritiri o imprecisioni, ha gli avambracci staccati e impugnanti l’arma,in un unico pezzo, ed è arricchito dall’equipaggiamento che ne aumenta la bellicosità e la sensazione di essere di fronte ad un grintoso ed agguerrito veterano. Ho ambientato il mio pezzo in Ungheria, nella famigerata battaglia del lago Balaton svoltasi nell’ inverno 1945, e l’ho realizzato come un sergente SS della divisione Totenkopf, le terribili “teste di morto”, rese famose per la loro durezza e spirito battagliero, ma anche per l’estrema crudeltà dimostrata. Infatti la mostrina destra della divisa non ha le rune, bensì vede riprodotta la testa di morto tipica di questa unità. Il figurino è stato raffigurato con mimetica autunnale a chiazze tipo “foglie di platano” e pantaloni reversibili lato invernale,perciò bianchi. La mimetica in questione è a tre toni: un grigio scuro leggermente rossastro quale fondo, punteggiatura marrone scuro e arancio in diverse screziature e tonalità, mentre per i pantaloni bianchi sono partito da una mescola di ocra e bianco avorio, scurita con terra e schiarita progressivamente con bianco avorio puro. Le ombre estreme sono state realizzate con una miscela earth e terra oscura molto diluiti. Il bianco è uno dei colori più difficili da realizzare e presuppone un lavoro di lumeggiature e ombreggiatura molto delicati,che prevede diversi passaggi di colore, utilizzando solo nelle luci estreme un bianco quasi puro. Inoltre si tenga presente che questi capi vestiario , come si evince dal numeroso materiale fotografico, erano estremamente usurati dall’ utilizzo continuo e dagli agenti atmosferici. Particolare cura ho posto nel realizzare la buffetteria e gli accessori che, nel figurino, assumono una certa rilevanza caratterizzando il soggetto. Il volto, anch’esso dipinto ad acrilico, è fortemente caratterizzato da una mimica estrema, nell’ atto di urlare un ordine nel frastuono della battaglia, evidenziata da pittura contrastata che mette in evidenza il volto segnato. Come sempre il terreno è stato realizzato con il composto di pietra pomice amalgamato in soluzione acrilica “ Acrylic Mortier Ponce” della Pebeo, poi dipinto con colori acrilici e ricoperto con microsfere della ditta Prochima, che consente di riprodurre diversi effetti di terreno innevato, variando la percentuale di colla vinilica o miscelando ad essa colori acrilici per riprodurre la neve sporca. Infine, per un approfondimento storico ed uniformologico, rimando ai quattro fascicoli editi dalla Osprey e dedicati alle Waffen SS. Il servizio fotografico è opera di Francesco Benedettini.
Bibliografia
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