La battaglia di Campaldino Siamo in Casentino, nella piana che da Pratovecchio porta a Poppi, nella contrada detta di Certomondo in località Campaldino. Il progetto Proprio una visita primaverile al bellissimo Castello di Poppi, dimora dei Conti Guidi, ha ispirato la realizzazione di questo cavaliere toscano. Forse, proprio grazie al non certo coraggioso gesto di Guido Novello , il castello è arrivato praticamente intatto ai giorni nostri: infatti il pavido nobile ritirandosi nel suo maniero se da un lato non soccorse i suoi alleati, dall’ altro preservò il suo feudo da eventuali atti di saccheggio da parte dei vittoriosi Guelfi . La visita al castello è facilitata da unì ottima ed esaudiente audioguida che accompagna il visitatore nelle bellissime stanze della nobile dimora. Entrando nella stanza in cui i Conti ricevevano gli ospiti d’onore, la mia attenzione è stata catturata dai numerosi stemmi araldici che adornano le grandi pareti e con l’aiuto di carta e penna ho riprodotto alcuni di quelli che mi sono parsi più interessanti ed originali. Tra questi sicuramente lo stemma appartenuto al nobile Bortolo Tedaldi che ho cercato di riprodurre nel mio ultimo pezzo: scudo percorso orizzontalmente da fasce oro e scarlatto sormontate da un leone rampante blu. Il figurino Il pezzo da cui sono partito è il Pegaso “Cavaliere Italiano XIII secolo” cod.076 a cui ho sostituito la testa con un elmo chiuso prelevato da altra confezione e raccordato al corpo mediante stucco Milliput opportunamente lavorato per fare combaciare i pezzi.La posizione, molto evocativa, che il pezzo possiede, mi dava alcuni problemi pittorici se volevo riprodurre a tutto campo l’araldica sopradescritta; perciò ho pensato per il mio Bortolo Tedaldi una veste tinta unita sormontata sul petto e nella schiena dallo scudo araldico che tanto mi aveva affascinato. Ma questo riduceva di molto l’impatto visivo di tale araldica, perciò ho pensato di sostituire il piccolo vessillo fornito nella confezione con uno ben più grande che ho riprodotto con l’indispensabile lamina di piombo tuttofare. Per la riproduzione del vestiario e dei dettagli mi sono riferito all’ormai famoso testo di Mario Venturi ”la Battaglia di Montaperti” ed. ScramaSax , una vera bibbia per chi si cimenta nei figurini medioevali La colorazione Per la veste dopo alcune prove e parecchie indecisioni, la scelta è caduta su un verde particolarmente scuro, riprodotto con acrilici Vallejo black green980-flat green 968-russain green098-gold olive857 sempre miscelati con Medium mat per evitare spiacevoli riflessi lucidi che questi colori, purtroppo, spesso danno. Un altro espediente è utilizzarli miscelati con acrilici Andrea o Pelikan Plaka, rigorosamente opachi.Per le luci estreme al gold olive ho aggiunto flat yellow 953. Ambientazione Il terreno è il composto della Vallejo “Pedra” formato da pietra pomice miscelata con resina acrilica, di ottima adesione, che non abbisogna di testurizzazione e che permette una riproduzione ottima dei terreni più svariati; ho aggiunto, quando il composto era ancora fresco, un po’ di sassolini ed erbetta sintetica di diversa provenienza. Il terreno è stato dipinto con English uniform 921 e, dopo un lavaggio con natural leather e black, ho effettuato il drybrush con light sand, buff e grigio pietra sempre Vallejo.Alle spalle del nobile Tedaldi una costruzione in resina della VRModels, dipinta ad acrilico con diverse tonalità di grigio e migliorata fornendo la finestrella di grata, ottenuta da un tondino di plasticare .Dopo il solito lavaggio e la lumeggiatura, ulteriore invecchiamento con wood, orange brown ,orange Vallejo e china Brown Citadel. Ed ecco terminato il nobile Bortolo Tedaldi che sembra scrutare, dal Castello di Poppi, la piana di Campaldino , teatro di una memorabile battaglia
|