La scenetta è  realizzata con un pezzo dell’ Andrea Miniaturas praticamente da scatola  e rappresenta  l’arrivo dei parà americani a Saint Marie Eglise , una delle prime cittadine normanne ad essere liberate. Il pezzo  si ispira in realtà ad una famosa foto  scattata  nelle Ardenne e rappresentante un giovane granatiere delle SS che si arrende al un GI.
Ho aggiunto alcuni particolari che , credo, rendano bene, l’enfasi del momento: il crocefisso,  spettatore silente dei drammatici avvenimenti e la bicicletta con cui il giovane granatiere si sta recando al combattimento prima di essere sorpreso dal paracadutista e fatto prigioniero.
I soldatini sono stati dipinti con colori acrilici e non sto  ad elencare le diverse tinte, operazione assai noiosa, quanto ormai conosciuta. Preferisco soffermarmi sulla tecnica utilizzata. Infatti  per creare le ombre del parà ho eseguito un lavaggio con toni di marron rossiccio diluito con acqua  e latte perché quest’ ultimo dona al colore diluito un potere molto più aggrappante, quasi fosse un colore ad olio, mantenendo però le caratteristiche dell’ acrilico in quanto ad opacità. Poi con la tecnica “bagnato su bagnato “ ho dipinto le luci con leggere velature sempre più chiare e sempre meno vaste cercando di assicurare un passaggio morbido  e naturale tra le zone in ombra  e quelle lumeggiate.
Alcune parti sono state trattate a dry- brush perché questa tecnica mi permette di evidenziare certi particolari su cui poi andrò ad agire con lumeggiature più precise. La divisa è stata realizzata con diversi toni di kaki, miscelato con verde o giallo sabbia ed ocra Molak.
Parti metalliche sempre realizzate con acrilici su cui ho poi steso una leggera mano di trasparente lucido molto diluito.
Il granatiere tedesco  ha richiesto un maggior lavoro per quanto riguarda la mimetica  a piccoli punti, realizzata con quattro colori e ispirata ad alcuni testi di uniformologia necessari per riprodurre con estrema precisione i colori  e i disegni di questi capi di vestiario assai diffusi nell’ esercito tedesco e contemporaneamente  piuttosto compositi.
Per evitare di coprire i particolari della mimetica, ho eseguito solo alcune luci e ombre che danno profondità senza compromettere la trama della mimetica e la sua meticolosa realizzazione. Ho profilato la divisa evidenziandone bordi, tasche   e risvolti. Visi realizzati sempre ad acrilico con un pesante effetto barba per riprodurre volti provati e stanchi tipici dei soldati impegnati in combattimento.
Terreno realizzato con gesso, vinavil, erba sintetica ridipinta, piccoli sassi,  su cui ho steso diversi toni di color terra, eseguendo poi un lavaggio di marron , in alcuni punti riproducendo pozzanghere , simulando l’effetto pioggia.
Crocefisso Historex, bicicletta Italeri , accessori ed  equipaggiamento aggiuntivo Tamiya.