La scena che si riferisce al fronte di Nettuno - quando truppe tedesche e della neonata Repubblica Sociale si opposero allo sbarco alleato che aveva come scopo quello di occupare Roma. - mostra un parà della divisone paracadutisti "Nembo" e un granatiere delle SS in pausa durante i sanguinosi ed accaniti combattimenti che li videro protagonisti in quel frangente. I paracadutisti della "Nembo" furono impiegati sul fronte e diedero prova di coraggio e ardimento al pari delle truppe germaniche, guadagnandosi il rispetto di avversari e dei commilitoni. Da qui il titolo che ho dato alla scenetta.
Il parà italiano è un pezzo Hecker & Goros di metallo, ben fuso anche se presenta alcune imprecisioni nell ' equipaggiamento riprodotto, mentre il granatiere e un Verlinden in resina , entrambi realizzati da scatola.
Per riprodurre la divisa mimetica del parà ho utilizzato il bel testo "R.S.I. Uniformi, distintivi" Editore Albertelli e alcuni articoli apparsi a suo tempo sulla rivista "Unformi ed Armi" in cui si trovano diverse informazioni sul porta caricatori detto alla "samurai" indossato dai parà e su altri particolari riferiti al fucile mitragliatore MAB 38/A e all' equipaggiamento.
Il granatiere tedesco presenta una mimetica autunnale di primo tipo con tinte marron e verdi , indossato sopra l'uniforme modello 1943, mentre i pantaloni sono di color grigio reversibili. Le tecniche utilizzate anche in questo lavoro sono quelle descritte per l'altra scenetta , ma sottolineo che per realizzare le mimetiche, bisogna avere molta pazienza, buona documentazione , per ottenere attraverso diversi passaggi le dovute correzioni e sfumature ed avere, non certo al primo colpo, un risultato verosimile e cromaticamente soddisfacente.
Personalmente eseguo prima il disegno di fondo e se i colori impiegati sono miscele, le conservo per sovrapporre le tinte, correggere la forma delle macchie , creare sfumature più chiare e spezzare l'uniformità del colore diversificando la tinta base.
Occorre essere attenti alle proporzioni da riprodurre e soprattutto non voler riprodurre esattamente le macchie, in quanto nella scala 1/35 risulta più veritiero, simulare l'effetto, dare l'idea nel complesso, altrimenti si corre il rischio di creare solo un pastrocchio poco delineato e indistinto.
Rovine e detriti di Customs Dioramics, accessori e armamenti VP, Italeri, serramenti delle finestre riprodotti con listelli di legno per modellismo navale. Il tutto sempre dipinto, sfumato e lumeggiato con colori acrilici Molak, Vallejo e Tamiya.
Un ringraziamento particolare all' amico e valente modellista Francesco Benedettini per il tempo e le energie profuse nel servizio fotografico .
Bibliografia
Uniformi e Armi n.42 aprile 1991
|