Berlino, Aprile 1945 Hitler muore suicida nel bunker sotto la cancelleria, le ultime sacche di resistenza naziste si arrendono alla devastante potenza delle armate rosse.
Dopo sei lunghi anni di guerra la tirannia nazi-fascista è all’epilogo.
Iniziano i festeggiamenti dei vincitori al suono di fisarmoniche balalaica e di… salute compagno!
Questo è quello che ho voluto cercare di raffigurare in questo diorama.
L’elemento di spicco è senza dubbio il vecchio modello ma sempre valido SU85 della Tamiya una specie di “cannone d’assalto” alla maniera tedesca, costruito su scafo del T 34 ed armato con cannone da 85 non ebbe molto successo (rispetto al T34/85 aveva solo il vantaggio di una sagoma più bassa ma con svantaggio di un arma in postazione fissa) ben presto a lui si preferì il SU 100 e poi la serie dei J. Stalin, era comunque presente in quei giorni a Berlino. Il modello ha subito poche modifiche tra cui il rifacimento ex novo delle saldature del tetto della casamatta, l’aggiunta o il rifacimento di alcune maniglie (molto presenti nei carri russi per dare sostegno ai soldati trasportati), la sostituzione dei cavi di traino in plastica con quelli in metallo, la chiusura dei fori per la filoguida, cannone in metallo della jordi rubio ed in ultimo la sostituzione degli inservibili cingoli in vinile con quelli in metallo bianco della Friulmodel.
Per la colorazione sono partito con una mano di base Black green XF 27 ad aerografo al quale è seguita dopo completa asciugatura il colore scelto per il carro e cioè lo J.A. Green XF13 un bel verde spento, cercando di non nascondere l’ XF 27 nelle parti in ombra.
Aspettando la solita asciugatura ho evidenziato le pennellature con una miscela di XF 13 90% + XF 57 Buff 10%, la parte bassa dello scafo e le ruote hanno subito una pre ombreggiatura con dell’XF 52 Flat Earth.
Dopo aver lasciato il tutto ad asciugare per alcuni giorni, ha avuto inizio la fase di invecchiamento.
Il carro a subito un pesante lavaggio con bruno Vandyke , terra d’ombra naturale ad olio diluito in trementina.
A questo punto ho realizzato le scrostature con un marrone scuro le colature di ruggine con terra di Siena sempre ad olio infine con la tecnica del pennello asciutto ho messo in risalto gli spigoli con grigi e verdi chiari i punti invece di maggiore usura sono stati ripassati con una matita Silver ad evidenziare il metallo scoperto.
Con le polveri di mig fissate con acqua o trementina ho evidenziato l’impolveramento del carro riprodotto gli scarichi e i fumi. Le tracce di grasso sul cofano sono state riprodotte con della vernice satinata. Solo in ultimo ho deciso di spezzare la monocromaticità del colore aggiungendo delle strisce bianche effettuate a pennello su scafo e cannone.
Nella realtà quelle strisce hanno salvato dal fuoco amico parecchi carri sovietici, cosi marchiati erano facilmente riconoscibili sia da terra che dal cielo.
Per la jeep una classica Gaz (modello Tamiya credo ormai introvabile), ho utilizzato la medesima tecnica ma in forma molto leggera.
I figurini sono di varia provenienza, Warriors per quanto riguarda i due carristi sul mezzo corazzato, Verlinden i due ufficiali che devono, così come il fante e il civile. Plus Model per il “ musicista” ed il commissario del popolo che fuma. Tutti dipinti con una tecnica mista aerografo, olio e pennello. Non posso riportare le miscele dei colori Lifecolor usati perché frutto del momento in cui sono stati realizzati.
La base di dimensioni 24X30 è in legno di balsa e polistirolo autocostruita, Sulla quale poi è stata fissata, non prima di aver previsto i buchi per i tombini ed il cratere della bomba, il selciato in resina della Custom Dioramics cosi come il marciapiede.
Per la casa distrutta ho utilizzato delle rovine della Verlinden montate in linea e non ad angolo come erano in origine, il tutto dipinto con vari toni di grigi Lifecolor. Rossi per i mattoni e colori ad olio tutto evidenziato con numerosi passaggi a pennello asciutto, in questi casi è meglio affidarsi alla fantasia
Le macerie sono in parte avanzi di altri kit in parte realizzate con gesso sabbia terra e colla vinilica.
Completano il tutto vari accessori e materiali che vanno dall’acetato per i vetri rotti, listelli di legno, tubo metallico per la conduttura rotta e accessori di modellismo navale per le scalette, cartelli, posters ecc. ecc.
Diorama e testo
Ricci Pierfrancesco
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