Il diorama dal titolo "la croce di ferro" raffigura uno dei tanti carri russi T34/76 catturati dai tedeschi e prontamente riutilizzati con poche modifiche, spesso campali. Il lavaggio e' stato effettuato con seppia molto diluito in acqua e latte (!), in quanto quest’ ultimo rende più aggrappante la tinta (concetto su cui si basano i vecchi colori alla caseina, ormai introvabili) per evidenziare le profondità, e dry-brush con deck tan, buff, light grey (sempre acrilici molak). Con diverse tonalità di color ruggine e marrone ho invecchiato il mezzo ricreando una pesante usura dovuta all’impiego ininterrotto in prima linea. I figurini sono: capo carro e ufficiale di fanteria Verlinden, carrista in mimetica Hornet, tutti dipinti ad acrilico. Si noti pur nella piccola scena, l’estrema varietà cromatica delle divise, da quella nera del capocarro alla mimetica del carrista intento sorseggiare un caffè molto surrogato… L’ufficiale porta pantaloni alla cavallerizza, in uso soprattutto tra gli ufficiali di vecchia scuola, e imbraccia un mitra russo catturato. La base è fatta da un impasto di gesso e vinavil su cui ho sparso copiosamente erbetta sintetica poi colorata ad aerografo con diverse tonalità di verde e di kaki; le sterpaglie sono le setole di un vecchio pennello da imbianchino, colorate con verde chiaro, giallo pallido e bianco sulle estremità.
Visitando uno dei links consigliati, Achtung Panzer, troverete una voce specifica che si riferisce proprio ai T34 catturati dai tedeschi: potrete approfondire in quel sito tutte le vostre curiosità.
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