In data 10 e 11 maggio 2008 si è tenuto negli spazi museali del Musee de Blindé di Saumur la nuova edizione del concorso di modellismo organizzato e gestito dalle autorità del museo stesso.
Si tratta di un appuntamento che ha numerose caratteristiche uniche fra cui l’affascinante location che si fregia dell’onore di essere disposta all’interno delle sale espositive del museo e, quindi, il visitatore ed il partecipante ha la sorpresa di vedere i modelli in concorso e gli stand di club e rivenditori disposti fra i carri e gli altri cimeli storici conservati nel museo stesso.
E’ inutile sottolineare che l’effetto di tutto ciò è estremamente coinvolgente e non può che essere definita come una delle ambientazioni più appropriate per un concorso di modellismo che, proprio per rendere massimo onore ai luoghi in cui si svolge, è interamente dedicato ai soggetti militari terrestri.
Sono in dovere di segnalare una discreta difficoltà nel raccogliere le informazioni sulle modalità e regole di svolgimento del concorso. Stranamente il sito ufficiale del museo, pur riportando in calendario l’evento, non contiene il bando di concorso ed il modulo di iscrizione che, quindi, deve essere reperito sui siti di modellismo francesi con non poche difficoltà di orientamento per i concorrenti esteri. Nonostante questa complicazione ho potuto costatare e meravigliarmi della pronta collaborazione ed organizzazione degli addetti al museo che fin dalla consegna si sono dimostrati estremamente premurosi con i concorrenti del concorso.
Devo ammettere che in linea di massima è risultato un poco difficoltoso adempiere ai vari step di iscrizione/consegna a causa della distanza fra i vari desk coinvolti, il che non facilita le cose per chi è gravato dai contenitori con i modelli, ma va rilevato che questo è probabilmente inevitabile a causa della grandezza del museo stesso.
Piacevole sorpresa al momento dell’iscrizione è aver scoperto che la partecipazione al concorso è del tutto gratuita con in aggiunta un buono sconto del 25% per tutti gli acquisti di scatole di montaggio fatti presso il negozio interno al museo (particolarmente ben fornito anche di novità) ed un simpatico badge ricordo che da libero accesso al museo e totale libertà di fotografare i mezzi contenuti (normalmente è necessario pagare un piccola quota per avere tale diritto).
La qualifica di Espositore ha anche concesso di assistere gratuitamente alla dimostrazione dinamica avvenuta nel piazzale del museo nel pomeriggio di sabato e domenica, ove i fortunati presenti hanno potuto ammirare in movimento un M4 76(W), un M5 ed un M3 americani ed un Panther Ausf.A., un Sdkfz. 251/7 Ausf.D, un Hetzer ed un Panzer II tedeschi. Pur considerando che un piazzale asfaltato non è il luogo ideale dove ammirare dei vicoli da combattimento in movimento, resta indiscutibile che vederli muoversi e soprattutto sentirne il rombo del motore è una esperienza unica ed emozionante.
Considerando che sia inutile tessere le lodi al museo in sé e quindi a tutti i mezzi in esso contenuti, segnalo che era molto nutrita la presenza di commercianti particolarmente concentrata su novità degli ultimi giorni e/o su kit o conversioni particolarmente rare. Personalmente ne ho approfittato per comprare qualche novità e gli ormai molto rari cingoli modello Late per Panther della Modelkasten. Senza dimenticare la presenza di produttori francesi come Blast Models ed MK-35 da cui è stato possibile fare acquisti diretti senza complicazioni legate alle spese di spedizione e/o dogane.
Il concorso si è dimostrato all’altezza delle aspettative con un numero notevole di soggetti esposti che sono riusciti a riempire gli spazi disponibili nonostante fossero decisamente ampi e soprattutto il concorso fosse aperto solo ai modelli e diorami militari e non ad altre categorie (figurini, aerei, navi, etc) che aiutano sicuramente molto a fare numero ai concorsi.
I diorami, in particolare, erano particolarmente numerosi dimostrando, forse, una maggior attenzione dei modellisti d’oltralpe per questa particolare branca del modellismo statico.
Anche la presenza di modellisti proveniente da un po’ tutta Europa ha dimostrato l’importanza dall’avvenimento e fra essi ha sicuramente spiccato la presenza dell’ormai famoso MIG che ha permesso ai visitatori di ammirare alcuni fra i migliori lavori suoi e della “scuola spagnola” che fa a lui capo.
Inutile dire che Mig si è aggiudicato praticamente tutti i premi pur dovendo rilevare che sarebbe stato decisamente opportuno avesse fatto a tutti la cortesia di essere presente alla premiazione invece di lasciare un vuoto che, dato il numero di premi vinti, è decisamente pesato sulla gestione di tale momento nonché sull’atteggiamento degli organizzatori.
La premiazione si è tenuta verso le cinque della domenica pomeriggio, nel padiglione dove erano esposti i modelli anche alla presenza delle autorità militari che gestiscono il museo. I premi consegnati si sono limitati ai soli tre migliori classificati per ognuna delle categorie di concorso (distinte per scala, modelli singoli o diorami, ed il tema dell’anno che era la contro offensiva delle Ardenne).
L’unica nota dolente che mi sento di rilevare, pur dovendo ammettere che si tratti inevitabilmente di una valutazione personale, è la scelta degli organizzatori di conferire quali premi dei kit di montaggio. Critica la mia non dettata sul profilo delle scatole di montaggio consegnate che, a differenza di quanto succede di solito, non erano affatto fondi di magazzino di cui liberarsi ma ottimi kit di marche famose; bensì è sollevata dal fatto che i modelli esposti al concorso dimostravano, per complessità e qualità, la presenza di partecipanti spesso di alto profilo che molto probabilmente avrebbero preferito una targa od una più classica medaglia piuttosto che ulteriori kit di montaggio troppo facilmente capaci di aggiungersi, magari anche come doppioni, ad ampie collezioni di modelli ancora incompiuti.
Il consiglio, quindi, che mi sento di dare agli organizzatori è di prendere con orgoglio coscienza della consolidata importanza del concorso che si svolge presso il Museo ed, alla luce di questo, di predisporre dei premi che rappresentino il prestigio e la storia del luogo in cui si svolge proponendo su targhe, medaglie o quant’altro anche le araldiche della prestigiose unità francesi che ancora animano gli spazi mussali e la città di Saumur stessa.


Andrea Rotondi